• TERRENO ED ESPOSIZIONE: melanzana e peperone si adattano a qualsiasi tipo di terreno, preferendo quelli fertili, di medio impasto, ben drenati. In suoli argillosi, con sgrondo difficoltoso, è consigliabile il trapianto su baulatura (cuscini di terra rialzati). Esposizione soleggiata, anche se sarebbe gradito un leggero ombreggiamento in piena estate.
• EPOCA E MODALITÀ DI TRAPIANTO: in serra da febbraio, in campo aperto con protezione, da fine marzo a fine aprile. Consigliabile l’interramento in buca di una buona quantità di sostanza organica e l’apporto di terriccio di buona qualità nella zona circostante la radice. Se la piantina estratta dal vasetto presenta la radice talmente sviluppata da essere stratificata, può essere ridotta e sfoltita strappandola delicatamente con le mani nella zona esterna, lasciando intatto il pane di terra.
• PROTEZIONE E CURA: nei trapianti molto precoci e in zone collinari è consigliabile piantare su terreno coperto con pacciamatura e proteggere le piante con agrovelo, appoggiato su archetti. Stessa pratica è consigliabile sui trapianti di maggio e giugno (anche senza pacciamatura) per ripararsi dalla forte insolazione: mantenendo per almeno 3 settimane l’agrovelo, si favorisce un rapido attecchimento delle piantine e una migliore vigoria, anticipando la produzione. Successivamente deve essere rimosso.
• SOSTEGNI: quando la pianta raggiunge i 30- 40 cm di altezza dovrebbe essere legata ad un sostegno (canna o paletto). Le branche cariche di frutti vanno sostenute con legature ai sostegni od ai fusti più centrali per evitarne la rottura.
• ANNAFFIATURA E CONCIMAZIONE: importante un’abbonante annaffiatura al trapianto, poi proseguire mantenendo fresco il terreno, evitando i ristagni. Abbondare nel periodo di piena estate con temperature elevate. La concimazione può iniziare due settimane prima del trapianto, mettendo in buca e interrando una quantità importante di sostanza organica, e un po’ di ternario. Al trapianto si metta del terriccio di buona qualità intorno al pane di terra della piantina. Dopo il trapianto fertilizzare ogni 2 settimane, privilegiando l’apporto di fosforo e azoto nelle prime fasi, fino alla formazione di una pianta ben sviluppata.
• DIRADAMENTO DEI FRUTTI: pratica importante per avere soddisfazione nella coltivazione di peperoni e melanzane è l’eliminazione dei primi frutti prodotti in fase giovanile, lasciando sviluppare le bacche solo quando la pianta avrà preso forza. È buona norma eliminare tutte le bacche durante il primo mese dal trapianto. Normalmente, per evitare di stressare troppo la pianta, non si lasciano mai più di 4-6 frutti.
• SFOLTIMENTO DEI RAMI: le piante di melanzana, in accrescimento, tendono a produrre rami interni alla chioma, che rendono difficili le operazioni colturali e possono portare alla perdita di fiori e frutti per insorgenza di patologie fungine. Una potatura attenta dei rami interni può rendersi utile a prevenire il problema.
• RACCOLTA: il peperone può essere raccolto a verde o colorato, a maturazione completa, quando vira al suo colore definitivo. I frutti di melanzana, superato il grado di maturazione ideale, diventano di colore più opaco esternamente.
TRAPIANTO: distanza tra le piante: 40 cm sulla fila e 100 cm tra le file.
CONCIMAZIONE: abbondante nella buca di trapianto con concime NPK e sostanza organica a pronto effetto (borlanda, agrogel, pollina, compost).
IRRIGAZIONE: frequente nei periodi caldi, senza ristagni.
LA RACCOLTA: Raccogliere i frutti prima che diventino opachi o che incomincino ad ingiallire, onde evitare la presenza di semi e sapore sgradevole.
CONSOCIAZIONE: Le piante di Melanzana crescono meglio vicino al Finocchio.